Le fave di cacao biologiche sono un elemento che possono aiutare a introdurre nell’organismo la feniletilammina, ovvero un neuropeptide, cioè un neorotrasmettitore che si sprigiona automaticamente nei momenti di euforia. Questa sostanza è stata addirittura soprannominata love-drug, perché è quella che viene prodotta negli stati dell’innamoramento.
Tutto ciò che deriva dal prodursi di questa sostanza fa sì che noi proviamo un particolare senso di benessere, di soddisfazione di gratificazione. In generale uno stato di benessere che ci allontana dagli stati depressivi. Il prodotto in cui questo eccipiente è contenuto, o almeno quello più famoso, è sicuramente la cioccolata, ma oltre a questo lo contengono anche altri alimenti come il salame, il vino, i funghi, alcune alghe, sebbene nello stomaco la feniletilamina vienga attaccata dall’enzima MAO-B che ne spegne gli effetti psicoattivi.
L’alternativa all’assunzione di questa sostanza può consistere nell’acquisto e nel consumo delle fave di cacao.
Le fave di cacao biologiche
Del tutto naturali, le fave di cacao, contengono una svariata quantità di proprietà terapeutiche. Sono oggi particolarmente diffuse grazie alla produzione di cioccolato, del quale costituiscono l’elemento primario, sebbene le fave di cacao possano anche consumarsi tostate, conservando, comunque, un elevato valore nutrizionale e molto meno calorico del corrispondente cioccolato prodotto.
Sebbene originarie dell’America centrale, le fave di cacao vengono coltivate in tutte le zone attigue la fascia equatoriale e si sono diffuse molto nell’alimentazione di più popolazioni perchè costituiscono un gustoso elemento nutritivo.
Gli effetti benefici
Qualcuno adduce che possono allungare un po’ la vita se consumate ogni giorno, e magari è anche vero, pur tuttavia è assai più scientifico e fondato il fatto che consentano di combattere alcune patologie del sistema nervoso centrale.
I maggiori benefici delle fave di cacao vengono direttamente dalla presenza dei flavonoidi che sono un potentissimo antiossidante, presente in molti altri alimenti come la frutta, la verdura e i legumi.
Inoltre combattono il colesterolo cattivo, riducendo il livello di zuccheri nel sangue.
Perché optare per le fave
Le fave contengono una quantità maggiore di nutrienti rispetto al cacao tostato e anche rispetto al cacao fondente. I processi di alterazione a cui vengono sottoposte le fave di cacao, ovvero la privazione della scorza e l’essiccamento, riducono i processi di fermentazione della fava stessa e le proprietà nutritive del cacao. Le fave di cacao crudo contengono un’elevata percentuale di antiossidanti, quindi, addirittura stimati nel 300% in più rispetto al cacao tostato. E’ annoverato, infatti, tra i superfood e cibi biologici 100% nel sito greenfamilyservice.net in cui è possibile acquistarli in buste in alluminio, richiudibili, da gr. 250.
L’assunzione della feniletilammina, dunque, può benissimo essere compensata assumendo le fave di cacao senza necessariamente mangiare il cioccolato. Sebbene molte delle cose che si dicono della cioccolata non siano neppure sempre così dimostrabili, (la corrispondenza con l’acne e il mal di testa, ad esempio), la cioccolata, perchè lavorata e perchè associata ad altri cibi (si pensi alla cioccolata al latte) può risultare troppo calorica. Già di per sè contiene dei grassi saturi, ma spesso viene aggiunta agli zuccheri, per cui il suo consumo deve rimanere piuttosto misurato. Proprio per questo è meglio assumere le fave qualora si senta la necessità di introdurre la feniletilammina.
Uno dei motivi per cui la si più assumere, oltre a quelli già esposti, è anche il fatto che faccia ridurre il senso di fame e ciò incontra le necessità di chi deve ridurre peso oppure non ne possa prendere troppo in eccesso per motivi particolari di salute.
Un altro aspetto positivo dell’assuzione della feniletilammina detta anche PEA, è il fatto che non provochi dipendenza, nè effetti collaterali. Anzi è particolarmente indicata per molti stati depressivi e per coloro che manifestano degli stati di deficit di attenzione e iperattività (ADHD). A comprova dell’effetto ottenuto, è dimostrato che pazienti con schizofrenia conclamata abbiano alti livelli di questa sostanza.