I Prodotti Bio

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Non bisogna fare l’errore di considerare l’agricoltura biologica grossolana o addirittura primitiva perché il sistema di coltivazione biologico è articolato ed efficiente e sfrutta al massimo, ma con equilibrio, le risorse naturali del terreno e dell’ambiente, offrendo anche interessanti opportunità sul tessuto sociale legato al territorio. Chi coltiva biologico ha l’opportunità e il compito di essere preparato e cosciente, attento alla natura e alla tradizione ma anche alle innovazioni tecniche e scientifiche, per sviluppare in modo sano le potenzialità di un sistema di agricoltura veramente equilibrato ed umanizzato.

Il principio cardine dell’agricoltura Biologica impone l’assoluto divieto di fertilizzanti o pesticidi di sintesi di origine chimica.
Inoltre la scelta delle colture è fatta considerando la loro naturale capacità di resistere alle malattie e di adattarsi all’ambiente scelto per la loro coltivazione.
Si applica quasi sempre il criterio dell’alternanza per sfruttare al meglio il terreno ma senza impoverirlo, in netta antitesi con quello che succede nelle monoculture intensive.

Gli antiparassitari utilizzati sono di origine naturale e derivano da macerati di piante mentre la concimazione avviene solo con letame o compost.
Si pone particolare attenzione perché, per principio, tutto quello che si aggiunge nel campo si ritroverà nel prodotto finito. Nel biologico si producono alimenti privi di residui tossici e molto ricchi dal punto di vista nutritivo.
I vantaggi per l’ambiente sono notevoli. Nella coltivazione industriale “moderna”, quando vengono utilizzati i pesticidi, solo una piccolissima parte (meno del 1%) agisce sugli insetti nocivi, mentre il restante si deposita nell’ambiente circostante (piante, suolo, acque, persone, animali, uccelli) senza inoltre fare distinzione tra insetti nocivi e quelli invece utili per lo sviluppo della pianta.

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Anche il mercato sta recependo e sposando il modello biologico. Gli aumenti del consumo di prodotti biologici è costante e sfiora, ormai da diversi anni, le due cifre percentuali. Il consumatore sta prendendo coscienza sempre di più che la qualità è legata anche hai processi di coltivazione.

L’agricoltura biologica in Europa è regolamentata dalle normative comunitarie Reg. (CEE) n° 2092/91 e Reg. (CE) n° 1804/99. La prima normativa ha ufficializzato il comparto dell’agricoltura biologica nel 1991, la seconda ha integrato la regolamentazione considerando anche l’allevamento biologico. In Italia l’attività di controllo dell’agricoltura biologica sono affidati dal Ministero delle Politiche Agricole ad enti privati a cui spetta la funzione di verificare, mediante ispezioni annuali, l’attuazione dei regolamenti da parte delle aziende biologiche. Il rispetto dei regolamenti consente l’apposizione sui prodotti di una etichetta di riconoscimento.

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